ATTIVITA’ MOTORIA: PREVENZIONE, SALUTE E SPORT

ATTIVITA’ MOTORIA: PREVENZIONE, SALUTE E SPORT

Risponde Maurizio Leone

La mia presenza su questo utilissimo sito è dettata da una premessa essenziale: mettere a disposizione la conoscenza e l’esperienza, per chi voglia trarre da una corretta attività motoria, uno stato di benessere psicofisico e per chi praticando lo sport a livello amatoriale e sopratutto agonistico, in particolare la corsa, cerca le risposte per provare a migliorare i propri limiti cercando di raggiungere gli obiettivi prefissati. Partiamo dal presupposto che la salute è una condizione generale della nostra persona, che comprende molteplici aspetti, non solo correlati all’assenza di malattie: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la stessa viene definita come “uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e per la sua tutela, lo svolgimento di una costante e regolare attività fisica, è un presidio irrinunciabile. Il nostro corpo è caratterizzato da funzioni che solo nella loro attivazione si mantengono e si migliorano, non usarle significa atrofizzarle fino a perderle irreparabilmente.

L’attività fisica, il movimento, in tutte le sue estrinsecazioni  è  l’azione fondamentale per attivare molteplici funzioni del nostro corpo  e rappresenta pertanto la prima azione per l’obiettivo benessere. Molti studi in letteratura confermano questa tendenza: in molti casi vi è una dimostrazione diretta di come l’attività sportiva, agonistica o non, possa prevenire lo svilupparsi di patologie con elevata mortalità e morbilità, come ad esempio le malattie cardiovascolari.

I benefici derivanti dall’attività fisica sono legati a una serie di fattori fisiologici di cui i più importanti sono: la riduzione del grasso corporeo, con importanti ripercussioni su malattie come il diabete, l’ipercolesterolemia o la sindrome metabolica e la riduzione della pressione sanguigna, il cui controllo previene i danni d’organo, gravi complicanze dell’ipertensione. Inoltre, recentissimi studi hanno dimostrato come anche la sedentarietà, soprattutto se associata a particolari abitudini (ore al pc o alla tv, ad esempio), debba essere considerata un vero e proprio fattore di rischio. Anche dal punto di vista psico-emotivo lo sport è in grado di fornire un aiuto per il raggiungimento di un buon equilibrio: indipendentemente dal tipo di sport e dal livello in cui questo viene svolto, l’attività fisica consente di scaricare lo stress derivante da ritmi di vita sempre troppo frenetici. Inoltre, lo svolgimento di un buon esercizio fisico, soprattutto se a livello agonistico, può migliorare l’autostima e rafforzare il convincimento nelle proprie capacità.

Negli ultimi anni, poi, si è assistito a un nuovo fenomeno di massa legato all’immagine corporea, in cui l’esercizio fisico rappresenta un ottimo strumento per valorizzare la forma esteriore; non a caso è già da diversi anni che il mondo della pubblicità sceglie come propri testimonial gli sportivi. Purtroppo, però, accade fin troppo spesso che la ricerca del miglioramento non rispetti i tempi fisiologici legati all’allenamento e all’acquisizione della destrezza atletica; la dilagante cultura del “tutto e subito”  e del “fai da te” può indurre chi si avvicina allo sport o chi lo pratica da un pezzo, ad incorrere in errori grossolani, ottenendo il contrario di quello che ci si aspettava (neofita), un peggioramento delle prestazioni (amatore e agonista) o ancora peggio incorrere in fastidiosi infortuni.

Per evitare tutto ciò basta rispettare quelli che sono i principi di un “sano allenamento”, inteso come un processo di esercitazione costante, che creando col tempo degli adattamenti, tende in misura più o meno espressa, al miglioramento del relativo settore di obiettivi (fisico, psichico, motorio, cognitivo, affettivo, ecc.). Questi principi si basano su parametri fondamentali, quali durata e intensità del carico di lavoro, un binomio imprescindibile, unito ai tempi di recupero (intesi ad indicare anche il numero e la distribuzione delle giornate da dedicare all’allenamento stesso) adatti ad ogni soggetto. In conclusione non bisogna dimenticare l’importanza dell’abbigliamento tecnico e sopratutto di un buon paio di scarpe da running….di questo e di altro ancora si parlerà in risposta alle vostre domande. Buon allenamento!
Maurizio Leone