Fisioterapia: applicazioni pratiche e settori di interesse

La fisioterapia è una branca della medicina che raggruppa pratiche e trattamenti tesi a restituire piena funzionalità a parti del corpo nei casi in cui, colpite da dolori o patologie, subiscano alterazioni più o meno gravi nel loro meccanismo di funzionamento.
Naturalmente, si tratta di una branca molto complessa e articolata, in quanto raggruppa numerosi settori clinici di riferimento, quindi: ortopedia, neurologia, reumatologia, stomatognatica, geriatria, cardiologia, pneumologia e pediatria.
Questi rappresentano ambiti che devono essere di stretta conoscenza del fisioterapista, la cui figura è oggi sempre più richiesta per via del maggiore interesse da parte della popolazione a trovare una cura naturale e non invasiva ai propri malesseri, oggi facilmente diagnosticabili anche in fase embrionale.

Le Terapie

Ionoforesi

Conosciuta anche come “dielettrolisi medicamentosa” la ionoforesi è una tecnica specifica rientrante nell’alveo delle elettroterapie.
Tecnicamente questa consiste nella somministrazione di un farmaco per via transcutanea che ha luogo per il tramite dello sfruttamento di una corrente continua prodotta da uno strumento apposito.
Lo scopo per il quale viene utilizzata la ionoforesi è quello di introdurre nel corpo del paziente il medicinale allo stato puro, senza abbinarlo cioè ad altre sostanze così che esso rilasci i suoi effetti senza apportare danni ad organi e tessuti.

Questa tecnica viene impiegata in genere e prevalentemente nei seguenti ambiti:

  • Trattamento di alcune patologie dolorose, in particolare artrosi, sciatica, artrite e strappi
    muscolari;
  • Odontoiatria;
  • Trattamenti estetici;
  • Trattamenti legati alla cura dei capelli.
Tens

La tens terapia è basata sull’elettrostimolazione, finalizzata a alleviare/rimuovere determinate
condizioni di dolore.
Nello specifico, la terapia in questione viene eseguita tramite due elettrodi che collegano un piccolo elettrostimolatore alla pelle. Gli impulsi arrivano alle fibre nervose in base alla potenza stabilita di volta in volta dal medico o del fisioterapista tenendo conto anche della soglia del dolore avvertita da caso a caso.

Gli ambiti in cui questo trattamento trova maggiore utilizzo sono i seguenti:

  • Dolore al collo;
  • Lombalgia;
  • Problemi muscolari, articolari oppure ossei da artrosi o fibromialgia;
  • Tendinite;
  • Borsite
  • Dolore cronico di lunga durata.
Correnti diadinamiche

Le correnti diadinamiche sono correnti a bassa frequenza unidirezionali formate da onde ottenute modificando la corrente elettrica sinusoidale.
Queste hanno diversi effetti utili al trattamento del dolore, in particolare: analgesico, trofico ed eccitomotorio.
Le correnti dinamiche si basano sull’utilizzo di due elettrodi e si effettuano solitamente in cicli.

Gli ambiti di applicazione sono in genere i seguenti:

  • Tendiniti a carico di gomito, spalla o ginocchio;
  • Dolori post infortunio;
  • Ipotrofia da immobilizzazione;
  • Fitte muscolari;
  • Dolori post interventi chirurgici;
  • Traumi articolari.

Le correnti diadinamiche trovano valido impiego nel settore della rieducazione motoria e della
riabilitazione post-traumatica e post-chirurgica.

 

Elettrostimolazione

L’elettrostimolazione è una metodica fisioterapica che prevede l’utilizzo di un apposito apparecchio deputato a stimolare le contrazioni muscolari tramite impulsi elettrici in grado di sollecitare la contrazione del muscolo.

Nata per scopi prettamente riabilitativi e fisioterapici, grazie al suo effetto antalgico, antinfiammatorio e di recupero del trofismo muscolare oggi questa tecnica trova sempre più largo utilizzo, anche in altri campi.

Tra questi quello estetico e sportivo mirati rispettivamente a favorire il dimagrimento ed il drenaggio linfatico ed il recupero muscolare e l’allenamento atletico.
Oltre quindi a essere indicata nel trattamento di condizioni dolorose l’elettrostimolazione trova applicazione sempre più speso oggi anche in ambito estetico e sportivo.

Correnti di Kotz

Utilizzata la prima volta in ambito sportivo per migliorare le prestazioni degli atleti della vecchia URSS, la terapia basata sulle correnti di Kotz fu resa pubblica solo nel 1976 in occasione dei Giochi Olimpici di Montreal.

Oggi questo trattamento trova largo e diffuso impiego nel campo del trattamento dell’ipotrofia muscolare, del potenziamento muscolare, della scoliosi ed altresì in quello, ancor più delicato, dei trapianti muscolari.

Il beneficio che dall’applicazione delle correnti di Kotz deriva è quello di riuscire ad agire in maniera profonda sulle fibre muscolari e ciò in maniera non invasiva e del tutto indolore, anche agli esordi del disturbo.

Ultrasuonoterapia

Tecnica di elezione usata in fisioterapia, l’ultrasuonoterapia viene impiegata per il trattamento di: artrosi, artriti, slogature, tendiniti, contratture muscolari, distorsioni, strappi muscolari e borsite, quindi, in particolare in ambito ortopedico.

Di recente questo trattamento ha trovato utile applicazione anche nella lotta contro la cellulite.
La sua azione chimica, unita a quella termica, svolge anche un'azione importante sulla circolazione rendendosi per tale ragione terapia d’eccellenza ad effetto antalgico ma anche anti-gonfiore, antiaderenze dei tessuti, con un’efficace azione miorilassante, quindi decontratturante sui muscoli.

I dolori acuti e improvvisi causati dall'irritazione del nervi coinvolti in ambito ortopedico trovano efficace sollievo nell’ultrasuonoterapia, trattamento del tutto indolore e non invasivo.

Onda d`urto

La terapia radiale ad onde d`urto cura tutti gli stati cronici di infiammazione dolorosa dei legamenti e dei tendini che hanno come conseguenze dolori, limitazioni articolari e funzionali, abuso di cortisone e altri farmaci.

Una terapia efficace e non invasiva per: epicondiliti, tendinite di spalla, calcificazione di spalla, sindrome della cresta tibiale, tendiniti achillee e rotulee, periartrite di spalla, spina calcaneare, rizoartrosi, dito a scatto, fascite planteare.

L`intero ciclo di onda d`urto è composto da 5 sedute a frequenza settimanale o, in alcuni casi, bi-settimanale della durata di circa 20 minuti (non serve effettuare più di 5 sedute).

Ipertermia

Il trattamento con ipertermia risulta utile in tutte le patologie dell`apparato locomotore, nella cura delle patologie dolorose e disfunzionali di natura degenerativa, da sovraccarico e post-traumatica in fase post-acuta e/o di cronicizzazione a carico di strutture anche profonde e ben localizzate.

Questa terapia risulta particolarmente efficace nelle seguenti patologie: traumatologiche sportive (contratture, stiramenti, ematomi, distorsioni, ecc.), sindromi da compressione, brachialgie, lombalgie, artrosi in tutte le possibili localizzazioni, fibromalgie e mialgie. In genere si effettuano 6-8 sedute a frequenza bi/tri-settimanale della durata di circa 30 minuti, a seconda della patologia.

Tecarterapia

(Dispositivo di trasmissione energetico per diatermia): questo apparato di terapia fisica è indicato per la cura di tutte le patologie acute e croniche in ortopedia e traumatologia, in particolare quella sportiva (ad es. lesioni muscolari-tendiniti) e l`artrosi.

L`apparato si avvale di un sofisticato meccanismo di erogazione energetica tramite elettrodo (capacitivo e resistivo) che permette una potente biostimolazione cellulare con conseguente: aumento della riossigenazione dei tessuti, accelerazione del drenaggio linfatico e rivascolarizzazione delle aree ischemiche soggette a danno biologico. In genere si effettuano 6-8 sedute della durata di almeno 40 minuti a frequenza bi/tri-settimanale.

Mobilizzazioni articolari

Le mobilizzazioni articolari hanno l'obiettivo primario di ripristinare la naturale e corretta ampiezza dei movimenti articolari risolvendo stati di contrazione muscolare.
Questo trattamento si è rivelato in grado di svolgere un ruolo determinante nel corretto riallineamento della postura e nella terapia mirata alla correzione nell’esecuzione dei movimenti corporei.
Le mobilizzazioni articolari intervengono anche sulla irrorazione sanguinea che, se in deficit, provoca ricadute proprio sul corretto funzionamento dei muscoli.

Ulteriore settore di applicazione è quello della rieducazione motoria che delle mobilizzazioni si avvale proprio per ripristinare e sanare problemi in capo alla muscolatura.

Manipolazioni vertebrali e periferiche

Le manipolazioni sono tecniche di terapia manuale che interessano l’articolazione scheletrica.
Le tecniche manipolative articolari possono essere suddivise in:

  • Manipolazioni vertebrali;
  • Manipolazioni delle articolazioni periferiche.

Le prime vengono utilizzate per favorire l’autoguarigione.
Le seconde hanno la finalità di favorire la mobilità articolare, ridurre le tensioni muscolari, incrementare e migliorare la funzione neurologica e la circolazione sanguigna.
Questi trattamenti manipolativi rivelatisi di successo vengono utilizzati in tutto il mondo soprattutto nel settore della fisioterapia con finalità terapeutiche che riguardano:

  • Arti superiori: spalla, al gomito e mano;
  • Colonna vertebrale: zona cervicale, dorsale e lombare;
  • Arti inferiori: anca, ginocchio e piedi.
Trattamenti di medicina manuale

I trattamenti di medicina manuale appartengono alla famiglia delle medicine alternative, intese come pratiche con finalità strettamente diagnostiche e terapeutiche caratterizzate da metodologie non convenzionali.

Pur essendo tali, queste sono state ammesse ed apprezzate anche dalla medicina, che ne fa un utile strumento di supporto.
La medicina manuale è la madre delle manipolazioni vertebrali e articolari e si rivela particolarmente adatta, sicura ed efficace per trattamento di:

  • Cervicalgie, cervico brachialgie e cefalee di origine cervicale che interessano trapezio, scapola, spalla, tunnel carpale ed epicondilo;
  • Dorsalgie di origine cervicale di origine costo-vertebrale e toracica;
  • Lombalgie e sciatalgie di origine lombare e toracica bassa;
  • Coccigodinie.
Massoterapia (massaggio classico, connettivale, riflessogeno, sportivo)

La massoterapia è una pratica fisioterapica fondata sul massaggio.
Oltre al metodo classico che ne ha dato origine, sono andate sviluppandosi anche altre tipologie di massaggio: connettivale, riflessogeno e sportivo.

La differenza dipende sostanzialmente dal tipo di azione: nel massaggio classico questa è basata su connessioni dell'apparato neurologico; nel caso del massaggio riflessologico e di quello sportivo fa leva su azioni meccaniche di tipo locale.

Queste ultime, in particolare, si esplicano direttamente sulla zona trattata coadiuvate da azioni riflesse e generali, che si manifestano indirettamente su tutti gli apparati e sugli organi.
In tutti i casi e più in generale, la massoterapia è in grado di assicurare benefici sulla pelle, sull’apparato circolatorio e sulle articolazioni.

Infrarossi

Gli infrarossi sono impiegati in ambito fisiatrico per il trattamento di tessuti muscolari colpiti da tensioni di vario genere.
Grazie a questo strumento, i muscoli si rilassano sciogliendo ogni tensione, con connesso miglioramento della circolazione sanguigna.

L’esposizione agli infrarossi, da tempo considerato ottimo analgesico naturale, facilita ed agevola inoltre la guarigione di tutte le patologie che affliggono il sistema muscolare e articolare quali: artriti, artrosi, contratture, ecc. Il vantaggio che ne deriva sta nella considerevole ed obiettiva riduzione dei tempi di guarigione.

Al tempo stesso la terapia in questione si è rivelata efficace anche in ambito estetico, essendo in grado di favorire l’espulsione di tossine e dei liquidi in eccesso, nemici numero uno della ritenzione idrica che è alla base della cellulite e dell’effetto buccia d’arancia.

Linfodrenaggio manuale

Il linfodrenaggio manuale è una tecnica di massaggio efficace messa a punto per drenare la linfa presente nel circolo linfatico dell'organismo.
Se effettuato da operatori adeguatamente formati, può essere validamente utilizzato sia in campo medico che estetico. I suoi effetti principali sono:

  • effetto antiedematoso: utile contro gonfiori, ristagni e cellulite, per il trattamento di disturbi di
    origine reumatica articolari e extra articolari;
  • effetto sulle difese immunitarie;
  • effetto rilassante;
  • effetto cicatrizzante;
  • effetto rigenerante sulla microcircolazione.

Il principale vantaggio del linfodrenaggio manuale è quello di permette di agevolare il ritorno della linfa nel circolo venoso, con annesso riutilizzo delle sostanze utili e scarto di quelle non più utilizzabili dall'organismo.

Ginnastica Muscolare Specifica

La ginnastica muscolare prevede l’esecuzione di esercizi mirati e differenti con finalità di trattamento dell’atrofia muscolare scheletrica.

Essa trova applicazione in tutti i casi in cui, nello specifico, ha luogo una deprivazione della normale attività muscolare dovuta a infortunio, immobilizzazione o intervento chirurgico.

Ben si comprende dunque il ruolo determinante svolto dalla ginnastica muscolare nel settore della riabilitazione. Questa, allo scopo, si basa su programmi specifici e personalizzati mirati a ristabilire la forza e il movimento precedenti all’infortunio/intervento chirurgico sia durante l’attività sportiva che nel corso delle normali attività quotidiane.

Ginnastica respiratoria

La ginnastica respiratoria è un programma multidisciplinare mirato alla cura dei soggetti con disfunzioni respiratorie quali bronchite cronica, asma bronchiale, fibrosi polmonare, enfisema, bronchiectasie.

Essa trova applicazione anche nei casi di disturbi respiratori del sonno e insufficienza respiratoria di qualsiasi origine. Lo scopo di questa importante e diffusa terapia è quello di ridurre o quantomeno limitare la compromissione patologica, anche al fine di incrementare le performance fisiche e mentali dei pazienti.

Le malattie del sistema polmonare, sia acute che croniche, stanno assumendo oggi dimensioni sempre più rilevanti. Dalle ultime statistiche sembra che oltre il 15% della popolazione soffra di bronchite cronica e/o di asma bronchiale.
Ecco perché alla ginnastica respiratoria si fa sempre più ricorso negli ultimi anni.

Rieducazione motoria

La rieducazione motoria rientra nel novero delle terapie del movimento finalizzati a ristabilire la normale funzionalità muscolare, articolare e di coordinazione compromessa, con esercizi mirati in base all’eziologia.

Essa viene effettuata, in genere, seguendo due step: il primo passivo, il secondo attivo.
Oltre che per scopi strettamente terapeutici, la rieducazione motoria inizia a trovare applicazione altresì in campo sportivo, anche come meccanismo di prevenzione, oltre che di cura vera e propria.

Lo stile di vita attuale, caratterizzato da sedentarietà e stress è infatti all’origine di episodi di eccessivo rilassamento muscolare, con conseguenti alterazioni posturali e deficit nelle abilità motorie.

Riabilitazione post-traumatica e post-chirurgica

La riabilitazione post-operatoria è un percorso di natura riabilitativa e fisioterapica basato su una serie di esercizi assistiti e strutturati che si propongono come obiettivo primario la riabilitazione di un paziente a seguito ad intervento chirurgico.

Questo percorso è costruito in modo tale da rispondere alle esigenze personali, anche tenuto conto della reazione fisiologica di ogni individuo al trattamento in questione.
Le finalità sottese alla riabilitazione post-operatoria sono le seguenti:

  • Rafforzare i muscoli indeboliti;
  • Ripristinare la mobilità ottimale;
  • Compensare le perdite funzionali;
  • Ripristinare i comuni ed abituali schemi di movimento;
  • Riportare il paziente alle stesse condizioni di vita precedenti.

La riabilitazione post-traumatica ha finalità e obiettivi del tutto analoghi, anche se la causa all’origine del problema muscolo-scheletrico è differente.

Cosa può fare concretamente la fisioterapia per la nostra salute

La fisioterapia, nota per essere in grado di contrastare/alleviare i dolori lombari, lesioni improvvise problemi muscolari o osteoarticolari dalle origini più varie, trova campi di applicazione decisamente molto più vasti.

Serve a gestire condizioni di salute quali, ad esempio, i disturbi legati all’invecchiamento, a recuperare le disfunzioni articolari e rappresenta anche un’ottima alleata nella preparazione al parto o nella preparazione base utile in occasione di un evento sportivo.

Oggi è ben noto come alla fisioterapia si possa far ricorso anche in occasione di disturbi legati al sistema linfatico, composto da linfonodi e organi come il midollo osseo, timo, milza, etc.

La sua funzione è importantissima per il corretto funzionamento del nostro organismo visto che partecipa al processi di assorbimento ed eliminazione di eventuali fluidi in eccesso nonché l’assorbimento dei grassi.

Mal di schiena e non solo: ecco i campi di applicazione della fisioterapia

Il mal di schiena è una delle più note e classiche patologie per le quali si fa ricorso alla fisioterapia.
In realtà, con questo termine ci si riferisce a qualcosa di assai generico.
Sarebbe più corretto parlare di dolore cervicale, cervicalgia, ernia cervicale, scoliosi, contratture nella zona lombare ecc. molto diffuse specie negli ultimi dieci anni nella popolazione mondiale.

La fisioterapia ha fatto oggi passi da gigante che hanno permesso di creare schemi più specifici di intervento, per patologie non più relegate genericamente a classificazioni ampie e comunque confinate ai dolori articolari.

Finalizzata a coinvolgere pienamente il paziente, il quale non resta estraneo ai trattamenti ma collabora, con consapevolezza e la responsabilizzazione, la fisioterapia può intervenire efficacemente anche in presenza di sintomi legati a patologie neurologiche come l’ictus, la sclerosi multipla e il Parkinson, problemi cardiovascolari come le malattie cardiache croniche, nonché la riabilitazione post infarto o anche quella respiratoria per condizioni quali asma, fibrosi cistica, ecc.
Oggi quindi dobbiamo essere ben consapevoli che la fisioterapia non è da associare ai soli disturbi neuro-muscoloscheletrici come il mal di schiena, colpo di frusta, lesioni sportive e artriti.

Quanto conta la professionalità e la competenza

Il metodo più comune sul quale regge la riabilitazione tramite fisioterapia resta quello della forza meccanica esercitata tramite il sapiente e ponderato uso delle mani sul corpo.
Questa è alla base di quelli che vengono comunemente definiti massaggi, nel cui alveo si possono far comprendere la terapia manipolativa con tecniche chiropratiche, la chinesiterapia, la rieducazione funzionale e la ginnastica medica.

Spesso, varie tecniche sono abbinate al fine di ottenere risultati più soddisfacenti.
Trattandosi di ambiti delicati e complessi, che richiedono conoscenze ben precise, ben si comprende come la professione di fisioterapista possa essere svolta solo da professionisti sanitari qualificati, che ventino consolidata esperienza sul campo, così da potersi occupare di tutto ciò che riguarda e coinvolge, anche indirettamente l’apparato motorio.

Ecco perché prima di rivolgersi ad un fisioterapista, o ad un centro di fisioterapia, è bene verificarne l’esperienza sul campo e le qualifiche possedute.