Claudicatio intermittens

La claudicatio intermittens, che cos’è e quali sono i fattori di rischio?

In campo medico, l’apparentemente complesso termine di claudicatio intermittens indica un disturbo della deambulazione che compromette il normale svolgimento delle attività quotidiane, sia pur in maniera occasionale.

La patologia in questione esordisce con manifestazioni dolorose, intervallate da periodi di riposo più o meno brevi, che rendono possibile la ripresa delle normali attività, tra le quali il camminare senza avvertire dolore, fino ad una nuova manifestazione del fenomeno.

Quali sono i sintomi e le cause all’origine della claudicatio intermittens?

La claudicatio intermittens è provocata da un’arteriopatia degli arti inferiori, ossia, da una stenosi delle arterie, in genere effetto di un processo aterosclerotico.
In questo caso si parla, più propriamente, di claudicatio intermittens di tipo vascolare.
Invece, la claudicatio intermittens di natura neurologica è dovuta ad una compressione del midollo spinale o delle radici dei nervi all’interno della colonna vertebrale.
All’inizio, in entrambe le sue manifestazioni, la malattia esordisce con dolore ai polpacci, più raramente alle cosce o ai glutei. Si tratta di un dolore di tipo crampiforme che insorge per lo più in fase deambulatoria.

L’importanza di un’accurata indagine sui fattori di rischio

Il carattere sui generis del fenomeno impone un’indagine precisa dei fattori di rischio che possono
essere all’origine della claudicatio intermittens.
Tra questi vi sono:


·
Obesità;
· Ipertensione;
· Diabete;
· Fumo;
· Età avanzata;
· Malattie del sistema nervoso;
· Lesioni ostruttive;
· Forme di origine sclerotica.

Vista l’incidenza sulla popolazione dei fattori di rischio sopra elencati, sempre più diffusi e frequenti anche tra i giovani, conoscere e curare questa malattia è prioritario, in particolare quando la sua natura è di tipo vascolare.
Che le cause siano vascolari o neurologiche, l’improvvisa debolezza o rigidità delle gambe non va sottovalutata perché potrebbe trattarsi di una forma di claudicatio intermittens.
Questa patologia può essere tenuta sotto controllo sia in fase embrionale che in fase avanzata, attraverso un efficace e professionale approccio fisioterapico, che mira a ripristinare pian piano la normale funzione motoria degli arti inferiori.