L’artrosi: come si previene e come si cura

a Cura di: Dott. Giuseppe Canonaco

L’artrosi e i cosiddetti “dolori reumatici”

– cosa sono
– come si prevengono e come si curano
– oggi esiste una terapia più adeguata: la medicina manuale

  • Introduzione
  • Le malattie reumatiche in cifre in Italia
  • Gli organi e i tessuti colpiti
  • Quali sono le altre più importanti malattie responsabili dei cosidetti “dolori reumatici”?
  • L’artrosi e le malattie reumatiche sono ereditarie?
  • I principali pregiudizi sulle malattie reumatiche
  • Si può guarire o curare l`artrosi?
  • Quale è il ruolo della terapia chirurgica?
  • La dieta ha qualche ruolo nella prevenzione o nella cura delle malattie reumatiche e artrosiche?
  • Si possono avere delle gravidanze in corso di malattia reumatica?
  • In corso di “reumatismi” si può prendere la pillola contraccettiva?
  • Quali posso essere le ripercussioni dei “reumatismi” sulla vita sessuale?
  • Una persona affetta dai “reumatismi” può continuare a lavorare?
  • E` possibile conservare una soddisfacente autonomia funzionale anche in presenza di handicap di una certa entità?
  • Le ripercussioni psicologiche dei “reumatismi”
  • L’informazione dei malati

INTRODUZIONE

Le cure per l’artrosi e le malattie reumatiche sono in continuo progresso. Il “reumatismo” non è una malattia recente, poiché si ritiene sia antico quanto l’uomo e legato alla storia stessa dell’umanità. Perché allora in un’epoca come la nostra, così ricca di stupefacenti conquiste tecnologiche, non è stato ancora risolto il problema dei dolori reumatici?
La ragione principale consiste nel fatto che il cosiddetto “reumatismo” non è un’unica malattia, ma consta di numerose forme morbose molto diverse l’una dall’altra, che richiedono indagini, ricerche e provvedimenti molto diversi per ognuna di esse. La ricerca medica ha tuttavia compiuto negli ultimi anni enormi progressi nella conoscenza delle cause, dell’evoluzione e dei trattamento dei “reumatismi”. Questo potrà sorprendere, ma bisogna pensare che solo fino a 30 anni fa un medico non poteva fare di meglio che prescrivere dell’aspirina a un malato reumatico e consigliargli di accettare con rassegnazione i suoi disturbi. Oggigiorno le cose sono molto cambiate: il medico ha a sua disposizione, oltre ai numerosi e sempre più sofisticati farmaci antinfiammatori, la terapia manuale meglio definita come Medicina Manuale.

L’avvenire è pieno di promesse. Da un lato la ricerca medica lascia intravedere sempre nuovi progressi nella conoscenza o nella cura di molte malattie reumatiche, dall’altro si incomincia a prendere più coscienza dei numerosi problemi (sociali, sanitari e psicologici) di queste malattie. Se soffrite di una qualche forma reumatica, questo lavoro risponderà ad alcune delle domande che Vi siete posti e alle quali forse non avete sinora trovato una risposta soddisfacente. Voi non siete l’unica persona a soffrire di “reumatismi”; diversi milioni di persone sono colpiti in Italia da una qualche forma reumatica. L’augurio che Vi facciamo è che questo articolo Vi aiuti a comprendere la necessità di non sottovalutare un dolore reumatico, a convincervi a seguire un corretto programma di cure ed a partecipare in modo attivo alla lotta contro la Vostra malattia reumatica, con l’obiettivo di conservare o riacquistare una buona qualità di vita. La parola d’ordine è: “bisogna distruggere il mito dell’incurabilità delle malattie reumatiche”

Terminologia vaga e generica comunemente usata per definire i dolori reumatici:

Artrite
Artrosi
Dolori
Dolori alle ossa
Ernia del disco
Artritismo
Nevrite
Reumatismo
Reumi
Tendinite

LE MALATTIE REUMATICHE IN CIFRE IN ITALIA

Malati: sono almeno 5.500.000, pari ad 1/10 dell`intera popolazione. In altri termini, un italiano su 10 soffre di malattie reumatiche.

Frequenza: le malattie reumatiche figurano al secondo posto nella graduatoria di tutte le malattie e meritano pertanto di essere classificate fra le affezioni di rilevanza, sociale.

Visite mediche: sono circa 50 milioni l`anno. Il 55% è costituito da “prime” visite, cioè per una sintomatologia di natura reumatica, accusata per la prima volta.

Tipo di malattie reumatiche: Nel 60% dei casi si tratta di artrosi, nel 13% di forme fibrositiche, nel 16% di reumatismi infiammatori, nell`8% di altre forme reumatiche.

Incidenza secondo l`età: fino a 18 anni: 1%; da 19 anni a 60 anni: 18%: oltre i 60 anni: 81%.

Giorni di malattia: secondo le statistiche sanitarie più recenti, su oltre 84 milioni di giornate di malattia, ben 14,5 milioni (pari al 17%) sono dovute alla patologia reumatica.

Invalidità: circa il 25% delle pensioni di invalidità è determinato dalle malattie reumatiche. Nella graduatoria delle cause di invalidità, queste malattie figurano al secondo posto, dopo le malattie cardiovascolari.

Mortalità: in Italia il numero dei decessi per malattie reumatiche appare modesto e negli ultimi anni in diminuzione. Nel biennio 1965/66 ben 7.000 decessi erano da attribuirsi alle malattie reumatiche.

Costo sociale: più di 3.000 miliardi di vecchie lire l`anno, per i soli costi diretti (ricoveri ospedalieri, farmaci, cure termali, indennità di malattia, invalidità); i costi indiretti ed a carico dei singolo e della comunità sono valutabili pari al doppio dei costi diretti.

Prognosi: se una diagnosi precoce ed esatta viene seguita da una terapia appropriata, i risultati sono soddisfacenti. In caso contrario, nel giro di 10 anni il 50% dei malati acquisisce un`invalidità permanente.

GLI ORGANI E I TESSUTI COLPITI

L`artrosi e le malattie reumatiche possono colpire le articolazioni, i tessuti extra-articolari e il tessuto connettivo di sostegno.

Cosa è e come è fatta un`articolazione

Può considerarsi il punto di incontro tra due ossa. Vi sono vari tipi di articolazioni che possono suddividersi in due gruppi principali: quelle fisse, non mobili che sono prive di una cavità articolare, e quelle che sono più o meno mobili e possiedono una cavità articolare. Sono queste ultime quelle prevalentemente colpite dalle malattie reumatiche.

Cosa è e come è fatta una cavità articolare

Le estremità delle ossa che vanno a formare l’articolazione sono ricoperte da un foglietto di cartilagine, la cui superficie è liscia e lucente allo scopo di eliminare ogni attrito tra le due superfici scorrevoli. La protezione dell’articolazione è assicurata da una capsula fibrosa e resistente, che avvolge i due capi ossei che formano l’articolazione e si attacca saldamente ad essi. Attorno alla capsula si hanno poi i legamenti (veri e propri rinforzi), i tendini (parti terminali fibrose dei muscoli che si attaccano all’osso) e gli stessi muscoli che permettono i movimenti articolari. La parete interna della capsula è tappezzata da una membrana che ricopre tutta la superficie interna eccetto la cartilagine: si tratta della membrana sinoviale deputata alla produzione del liquido sinoviale, che si trova all’interno della cavità.

Cosa è l`artrosi?

Processo degenerativo cronico della cartilagine che può colpire tutte le articolazioni. Più frequentemente interessate sono la colonna vertebrale, l’anca, il ginocchio e le mani. Gli anziani sono i più colpiti (gli “acciacchi della vecchiaia”), ma anche i soggetti giovani possono essere interessati dall’artrosi specie in dipendenza di attività lavorative o sportive; in questi casi viene chiamato in causa il fattore traumatico anche di beve entità, ma ripetuto nel tempo. L’artrosi è oggi considerata una malattia e non un evento naturale legato all’invec-chiamento delle articolazioni.

QUALI SONO LE ALTRE PIÙ IMPORTANTI MALATTIE RESPONSABILI DEI COSIDETTI “DOLORI REUMATICI”?

Artrite reumatoide

Comunemente ed erroneamente denominata “artrite deformante”, è una malattia sistemica che colpisce soprattutto le articolazioni dei polsi e delle mani, delle ginocchia, dei piedi, delle caviglie, delle spalle e talvolta dell’anca.A causa dell’infiammazione della membrana sinoviale le articolazioni sono dolenti e i movimenti risultano nettamente limitati. Se la malattia non viene opportunamente curata, i capi articolari vengono distrutti e di conseguenza derivano deformità, rigidità e invalidità.

Spondiloartrite anchilosante

Si caratterizza per una infiammazione cronica delle articolazioni sacro-iliache del bacino e di quelle vertebrali. Quest’ultimo impegno può provocare danni irreversibili caratterizzati da rigidità e deviazioni della colonna. Gli uomini sono nettamente più colpiti delle donne e per la posizione di forzata flessione in avanti da essi assunta sono definiti “gli uomini che non guardano il cielo”. Per l’impegno delle articolazioni costali sorgono spesso problemi di respirazione.

Gotta

Malattia, spesso a carattere familiare, dovuta ad un’eccessiva produzione o ad una deficiente eliminazione di acido urico da parte dell’organismo e caratterizzata, nella forma acuta, da intenso dolore nell’articolazione colpita (classica è quella del piede) che appare gonfia, arrossata, calda e poco mobile. Nella forma cronica è spesso compromesso anche il rene, in cui frequentemente si formano i calcoli o un’alterazione del tessuto renale (rene gottoso) che può causare una vera e propria insufficienza renale.

Reumatismo articolare acuto o febbre reumatica

Colpisce prevalentemente i bambini e i giovani dopo un episodio acuto di tonsillite. E` una malattia grave perché, oltre ad impegnare fugacemente le articolazioni, causa lesioni al cuore (un aforisma dice: “sfiora le articolazioni e morde il cuore”). Mentre fino a qualche anno fa era praticamente scomparso, grazie alla profilassi antibiotica con penicillina, oggi si registra una certa ripresa della malattia.

Lupus eritemoso sistemico

Malattia non molto frequente che colpisce prevalentemente giovani donne. Impegna il tessuto connettivo che è diffuso in tutto l’organismo e può interessare l’apparato locomotore, i reni, i polmoni, il cuore, la pelle, i vasi ecc. I sintomi più frequenti sono rappresentati da dolori alle articolazioni e ai muscoli difficoltà respiratorie
per compressione dell’apparato pleuro-polmonare ecc. I moderni rimedi terapeutici hanno notevolmente migliorato l’evoluzione della malattia.

Sclerodermia

E` una malattia sistemica che interessa tutti i tessuti connettivi caratterizzata da uno stato di indurimento (sclerosi) progressivo, della cute e dei suoi annessi, da lesioni delle arterie, delle vene e dei visceri, in particolare dell’esofago, dei polmoni e dei reni. La malattia colpisce con maggiore facilità il sesso femminile e l’incidenza aumenta in genere con l’età.

Polimiosite

E` una malattia infiammatoria diffusa con alterazioni dei muscoli e di vari organi interni. Quando il quadro è accompagnato dalle caratteristiche alterazioni cutanee si usa la denominazione di dermatomiosite. La malattia, che colpisce entrambi i sessi, si manifesta con astenia, febbre, dolori muscolari e articolari riduzione della forza muscolare, interessamento dei muscoli faringei (con difficoltà della deglutizione ed alterazione della voce), rigonfiamento ed arrossamento delle palpebre e delle zone attorno agli occhi ed arrossamento della cute a livello di alcune articolazioni nei casi di dermatomiosite.

Artropatia psoriasica

In una certa percentuale di soggetti affetti da psoriasi si presentano delle manifestazioni poliartritiche varie per tipo e gravità. La malattia è più frequente nel sesso femminile ed è caratterizzata da dolore, tumefazione, rigidità mattutina delle articolazioni delle dita delle mani e dei piedi e spesso anche della colonna vertebrale. Viene considerata un’entità clinica, diversa dall’artrite reumatoide.

Periartrite della spalla

Particolarmente frequente fra coloro che sottopongono la spalla a ripetuti microtraumi (operai addetti a particolari lavori, giocatori di golf, ecc.), è caratterizzata da forte dolore e da limitazione funzionale dell’articolazione. L’evoluzione è acuta o cronica.

Fibromialgia (o reumatismo muscolare)

E` una condizione caratterizzata da dolori persistenti e da rigidità per impegno, dei muscoli legamenti, inserzioni tendinee, tessuto sottocutaneo. E di maggior riscontro in alcune zone dei corpo come il collo, il dorso, il tratto lombare, il coccige, la faccia interna delle ginocchia. L’intensità dei disturbi è variabile e generalmente aumenta in rapporto a stimoli fisici al variare delle condizioni climatiche o a stati di ansia e/o depressione.

Polimialgia reumatica

Malattia tipica dell`età anziana, relativamente frequente, caratterizzata da una spiccata sintomatologia dolorosa localizzata elettivamente alla muscolatura della radice degli arti, con anemia ed elevata velocità di eritrosedimentazione.

L`ARTROSI E LE MALATTIE REUMATICHE SONO EREDITARIE?

Non esiste nessuna malattia reumatica o artrosica che in maniera sicura si trasmetta attraverso meccanismi ereditari dai genitori ai figli. In alcune famiglie esiste tuttavia una maggiore predisposizione ad ammalarsi per alcune particolari forme reumatiche in presenza di determinati fattori favorenti (ambientali, lavorativi ecc.).

I PRINCIPALI PREGIUDIZI SULLE MALATTIE REUMATICHE

L’artrosi e i reumatismi vengono con l’età: non è vero. Le malattie reumatiche possono colpire a qualsiasi età, compresa l’infanzia. Anzi il maggior numero di malati reumatici si concentra nel periodo produttivo della vita. La stessa artrosi non è legata all’invecchiamento delle strutture articolari ma ad un processo patologico ben definito.

L’umidità e il freddo fanno venire l’artrosi: non è vero. L’artrosi è diffusa in maniera uguale nei diversi paesi del mondo, in popolazioni che vivono in climi profondamente diversi, ne esistono differenze stagionali nell’insorgenza delle diverse forme artrosiche certi casi l’umidità e il freddo possono comunque aggravare disturbi artrosici già esistenti.

I reumatismi sono legati all’esistenza di focolai infettivi“: non è vero, se si esclude il reumatismo articolare acuto che colpisce i bambini. Eventuali focolai infettivi localizzati nelle tonsille o nei denti non hanno praticamente nessun ruolo nell’insorgenza delle malattie reumatiche dei soggetti adulti.

“Per l’artrosi non c’è niente da fare, chi ce l’ha se la tiene”: non è vero. L’artrosi non è qualcosa di ineluttabile contro cui non vi è nulla da fare e per cui non vale la pena di fare niente. Al contrario, il progresso della scienza consente oggi di migliorare in modo soddisfacente il quadro clinico della artrosi, grazie a farmaci sempre più mirati e grazie all’efficacia e ai risultati sempre più sbalorditivi che sta ottenendo la Medicina Manuale oramai già da alcuni anni.

“La positività di alcuni esami del sangue indica la presenza dei reumatismi”: non è vero. Gli esami di laboratorio da soli non permettono di fare una diagnosi corretta; ciò è possibile solo in base ad un accurato esame clinico del malato. Cosi, l`aumento del titolo antistreptolisinico (TAS) da solo non significa che si sia affetti dal reumatismo articolare acuto, e la positività del RA-test (e non Reumatest, come erroneamente denominato), non indica che si è malati di artrite reumatoide.

SI PUÒ GUARIRE O CURARE L`ARTROSI?

Oggi esiste una terapia più adeguata. I malati non devono dare credito alla falsa credenza della incurabilità delle malattie reumatiche, rassegnandosi ad un futuro più o meno lontano di invalidità certa, ma prendere coscienza delle possibilità terapeutiche esistenti e di tutto quanto è fattibile per arrestare la malattia e per mantenere l’autosufficienza funzionale. Oggi grazie alla Medicina Manuale è possibile bloccare l’evoluzione di queste malattie artrosiche, eliminare il dolore, gli altri sintomi, migliorare la qualità della vita dei malati e in molti casi una risoluzione della patologia.

QUAL E` IL RUOLO DELLA TERAPIA CHIRURGICA?

Un gran numero di tecniche chirurgiche può correggere e migliorare le gravi deformazioni articolari, ripristinare alcune funzioni articolari o sostituire articolazioni compromesse con protesi di metallo o di plastica. Gli interventi chirurgici vanno tuttavia valutati per ogni singole caso, non sono curativi e non debbono quindi sostituire il tradizionale programma terapeutico con i farmaci specificati e trattamenti di Medicina Manuale che nel 98% dei casi riescono ad evitare l`intervento stesso.

LA DIETA HA QUALCHE RUOLO NELLA PREVENZIONE O NELLA CURA DELLE MALATTIE REUMATICHE E ARTROSICHE?

Molti ritengono che osservare diete particolari possa prevenire e curare i “reumatismi”. Notizie di questo tipo vengono continuamente pubblicate da quotidiani di informazione e da rotocalchi; in realtà non esiste alcuna prova scientifica che un determinato tipo di regime dietetico sia efficace da questo punto di vista. Notizie dì questo genere comunque illudono i malati e possono distrarli dal seguire i programmi di cure realmente efficaci.

L’applicazione di norme dietetiche può essere utile solo nei malati artrosici per ridurre il sovrappeso corporeo e nei malati gottosi per diminuire l’acido urico nel sangue.

SI POSSONO AVERE DELLE GRAVIDANZE IN CORSO DI MALATTIA REUMATICA?

Generalmente si; inoltre il parto può essere del tutto normale. I malati con artrite reumatoide durante la gravidanza vanno spesso incontro addirittura ad un miglioramento di tutti i loro disturbi. Quando è presente un interessamento dell’articolazione delle anche si rende talora necessario il taglio cesareo.
L’unica malattia reumatica in cui esiste una controindicazione, se non assoluta almeno da valutare da caso a caso, è il lupus eritematoso sistemico, per la possibilità che la gravidanza e il parto aggravino le manifestazioni cliniche.

L`ASSUNZIONE DI MEDICAMENTI DURANTE LA GRAVIDANZA PUÒ COMPORTARE DEI RISCHI PER IL NASCITURO?

L’assunzione di farmaci antireumatici durante la gravidanza può effettivamente comportare dei rischi di danno al feto. E` bene quindi avvertire sempre in tempo il medico curante se si ritiene di essere incinta o se si intende intraprendere una gravidanza. Nessuna indicazione esiste invece per l’uso della medicina manuale in gravidanza.

IN CORSO DI “REUMATISMI” SI PUÒ PRENDERE LA PILLOLA CONTRACCETTIVA?

In linea di massima non esistono controindicazioni; addirittura in alcuni casi di artrite reumatoide si può avere un miglioramento dei sintomi. In ogni caso bisogna parlarne con il medico curante soprattutto al fine di evitare possibili spiacevoli interazioni con altri farmaci.

QUALI POSSONO ESSERE LE RIPERCUSSIONI DEI “REUMATISMI” SULLA VITA SESSUALE?

L`attività sessuale può essere compromessa e limitata dalla rigidità delle articolazioni e dal dolore, tuttavia la maggior parte dei malati conduce una vita sessuale dei tutto normale. Si tratta in ogni caso di un, problema importante nel quadro generale dei problemi sollevati dalla malattia per cui senza falsi pudori è sempre bene chiedere eventuali consigli e suggerimenti al medico curante.

UNA PERSONA AFFETTA DAI “REUMATISMI” PUÒ CONTINUARE A LAVORARE?

La maggior parte dei malati reumatici può tranquillamente continuare a svolgere il suo lavoro. Tutto dipende naturalmente dal tipo di malattia dalla sua gravità e dal genere di lavoro. Un impiegato d’ufficio, un muratore, una casalinga, un’operaia alla catena di montaggio non sottopongono evidentemente le loro articolazioni allo stesso tipo di sforzi e di sollecitazioni. In genere, molti malati che svolgono lavori manuali possono continuare a svolgere la stessa attività con alcuni Opportuni adattamenti alle posizioni assunte, alle macchine ed agli attrezzi utilizzati durante il lavoro. Consigli in questo senso possono essere richiesti presso gli specialisti del settore (Fisiatri, Reumatologi, Ortopedici).

È POSSIBILE CONSERVARE UNA SODDISFACENTE AUTONOMIA FUNZIONALE ANCHE IN PRESENZA DI HANDICAP DI UNA CERTA ENTITÀ?

Grazie ai progressi tecnici anche i malati reumatici con seri handicap possono mantenere o riacquistare un’autosufficienza funzionale soddisfacente. Sono soprattutto i piccoli gesti ripetitivi della vita quotidiana che possono diventare un problema per i malati con rigidità o deformazioni importanti delle mani o degli arti superiori (tenere dei piatti o una pentola, aprire un rubinetto, cucire, sbrigare le faccende di casa, vestirsi, lavarsi ecc.). In questi casi si può insegnare ai malati da un lato tutta una serie di gestualità da effettuare in maniera diversa e più corretta, dall’altro si, possono informare i malati sull’esistenza di un gran numero di “ausili” in grado di permettere il ripristino di una manualità non eseguibile ed effettuabile con molta difficoltà. In questo senso si stanno ottenendo ottimi risultati grazie alla medicina . manuale che agendo sia sul dolore che sull’articolarità permette un miglioramento, se non Un ripristino, dell’articolarità e della funzionalità anche nei casi più gravi e meno recenti che spesso ci riferiscono i pazienti affetti da patologie artrosiche quali ansia, depressione, facile irritazione, astenia e senso di stanchezza.

LE RIPERCUSSIONI PSICOLOGICHE DEI “REUMATISMI”

Molti malati reumatici delle ripercussioni sul piano psicologico che sono ovviamente in rapporto con la natura o la gravità della malattia, con la risposta soddisfacente o meno al trattamento, con il carattere più o meno invalidante dell’affezione, ma anche con l’atteggiamento con cui ogni malato vive la sua malattia e con il grado di conoscenza che ha della stessa. Come del resto per tutte le affezioni è necessario non subire passivamente la malattia reumatica dalla quale si è colpiti ma cercare di reagire attivamente sia all`insorgenza del dolore che al pensiero delle conseguenze future che la malattia potrebbe comportare, cercando di sfruttare adeguatamente tutte le possibilità di prevenzione e di cura esistenti.

Una migliore conoscenza della malattia attraverso una serena e corretta informazione da parte del medico permetterà, ad esempio, di fronteggiare molto meglio i momenti di scoraggiamento e di depressione che potranno esservi dinanzi al dolore, all’impotenza funzionale e alla limitazione di alcune attività. Inoltre, vi è da tenere presente che i progressi e le conquiste della ricerca medica sono costanti si trovano farmaci e tecniche manuali che appaiono sempre più efficaci e idonei a risolvere i problemi posti dalle varie
malattie reumatiche; ciò significa che, come il malato non è solo a soffrire dei suo reumatismo, così non è solo a combattere la sua malattia, ma è in compagnia di un vero esercito di medici e di ricercatori. In questi anni di studi e di applicazione delle suddette metodiche di medicina manuale abbiamo visto che come al migliorare o alla risoluzione della patologia artrosica c`è un miglioramento o una scomparsa dei sintomi psichici.

L`INFORMAZIONE DEI MALATI

Strumento divenuto oggi indispensabile per potere effettuare un efficace programma di cure contro l’artrosi consiste nell’informare i malati sulle caratteristiche della loro malattia, sulle cure esistenti, sul tipo di vita da condurre, sui possibili effetti indesiderati dei farmaci e nel corresponsabilizzarli e convincerli circa le possibilità che oggi è possibile curare o guarire tali patologie. Oggi grazie ai continui sbalorditivi risultati che la medicina manuale sta ottenendo possiamo finalmente dare una risposta a tutti quei pazienti che da anni soffrono di tali malattie e che per anni sono rimasti senza.